PAPERINO VS 007

Posted By: redazione - 20:00

Quattro volte Paperino
19 novembre 2016 – 29 gennaio 2017

Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano

Viale Campania, 12 - Milano

WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano dedica una mostra unica e speciale a uno dei personaggi più iconici del fumetto internazionale: Paperino. “Quattro volte Paperino” si propone infatti come un percorso espositivo davvero originale che per la prima volta, attraverso l’esposizione di albi rari, giornali d’epoca, filmati, tavole originali, gadget e memorabilia davvero rare presenta al pubblico tutte le anime di questo personaggio così amato dal grande pubblico: si parte ovviamente dal Paperino classico (il papero collerico, pigro, ma anche generoso, che tutti noi conosciamo) per arrivare a Paperinik (l’eroico difensore della città di Paperopoli), a DoubleDuck (intrepido agente segreto) e PK (nuova versione di Paperinik, in lotta contro nuovissimi cattivi, come gli alieni Evroniani). Quattro anime che hanno conquistato l’immaginario tre generazioni, da quel lontano 1934 in cui Paperino si presentò al pubblico per la prima volta ad oggi con l’uscita della nuova saga di PK e l’anteprima delle nuove avventure di DoubleDuck, previste per la primavera 2017. 
La mostra, allestita da WOW Spazio Fumetto dal 19 novembre 2016 al 29 gennaio 2017, è realizzata in collaborazione con la redazione di Topolino e Pixartprinting.

Info: 02 49524744/45
Ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro

Orario:
da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00;
sabato e domenica, ore 15.00-20.00.
Lunedì chiuso



 Il 9 giugno 1934 debutta nei cinema statunitensi il cortometraggio d’animazione The Wise Little Hen (La gallinella saggia). Basato su una fiaba molto popolare, la storia racconta di una saggia gallinella e dei suoi tentativi di far lavorare due incorreggibili pigroni, un maiale di nome Meo Porcello e un papero di nome… Paperino.
Quella di Paperino dovrebbe essere un’unica apparizione, ma in quel papero c’è qualcosa di speciale. Graficamente è molto diverso dal personaggio di oggi, ha un lungo becco e le sue mani somigliano molto alle ali di una papera, ma subito dimostra di essere un vero peperino, con un bel caratterino e tutt’altro che privo di difetti; se nella sua prima apparizione si mostra come un incorreggibile pigrone, già nel secondo cortometraggio, Orphan's Benefit, lo vediamo fare uno dei gesti che lo renderanno famoso, saltellando e menando pugni all’aria, arrabbiato perché un gruppo di monelli sta prendendo in giro la sua performance teatrale.



Intanto, in Italia Paperino è al centro di un’evoluzione davvero unica.
Nel nostro Paese Federico Pedrocchi, scrittore, disegnatore, responsabile di tutte le testate a fumetti della casa editrice Mondadori (dove lavora dal 1935), è il primo a intuire che Paperino ha delle grandi potenzialità, intitolandogli nel 1937 una testata a fumetti e facendolo, per la prima volta nel mondo, il protagonista assoluto di storie avventurose.
Sono le premesse per la nascita della “scuola italiana” del fumetto Disney, autori del nostro Paese che, dalla ripresa nel dopoguerra, si concentreranno soprattutto su alcuni aspetti del suo carattere: costantemente bersagliato dalla mala sorte, Paperino è spesso la vittima dello zio Paperone e del cugino Gastone, sempre destinato al ruolo di perdente.


Negli anni nuove generazioni di autori hanno raccontato un altro Paperino, romantico, avventuroso, simpaticissimo, capace ogni tanto anche di vincere. Questo è il personaggio che compare oggi ogni settimana su Topolino, diverso ormai dal papero pigro e sfortunato di decenni fa.
E proprio gli autori italiani, che più di tutti hanno imparato a mostrare le sfaccettature del carattere di Paperino, hanno creato le sue altre identità che vengono raccontate in mostra.

Perché si arrivi a un Paperino davvero “a tutto tondo” negli Stati Uniti occorre aspettare il 1942, quando a occuparsi delle sue storie a fumetti arriva un fumettista di nome Carl Barks.
In centinaia di storie, Barks espande il mondo di Paperino, gli crea intorno tanti altri personaggi, da zio Paperone al fortunatissimo cugino Gastone, ma soprattutto gli dona un carattere pieno di sfaccettature e contrasti, sempre più simile a quello di ognuno di noi. Nelle sue mani, Paperino si dà un gran da fare, si cimenta in mestieri insoliti che riesce a padroneggiare con maestria, prima che un colpo di sfortuna faccia fallire la sua mirabolante impresa. Ma Paperino non si perde mai d’animo, perché un grande ottimismo lo accompagna sempre.



Negli anni Sessanta, Paperino è un beniamino dei lettori nonostante sia un eterno perdente, e tantissime lettere arrivano alla redazione del settimanale Topolino chiedendo di fare finalmente vincere Paperino, almeno per una volta.
Da questo spunto nasce Paperinik, il diabolico vendicatore (1969), in una storia nata da un’idea di Elisa Penna, scritta da Guido Martina e disegnata da Giovan Battista Carpi. Nelle sue prime storie Paperino/Paperinik, in veste di ladro imprendibile ispirato a Diabolik, si prende parecchie soddisfazioni, facendo fare brutta figura a zio e cugino e diventando finalmente un vincente, almeno agli occhi dei lettori, unici depositari della sua identità segreta.
Visto il successo riscosso, le storie di Paperinik diventano un appuntamento costante, mentre il personaggio si evolve rapidamente, diventando presto il difensore di Paperopoli, un supereroe mascherato che protegge la città da malviventi e criminali, spesso salvando proprio lo zio Paperone, minacciato da Bassotti, Rockerduck e malviventi vari. Con il passare degli anni il cast si allarga, comprendendo sia altri supereroi, come Paperinika o Tuba Mascherata, sia strampalati criminali: Inquinator, Spectrus e molti altri.



Questa evoluzione di Paperinik è la base per un progetto editoriale innovativo. Paperinik diventa PK, in lotta contro crudeli alieni con l’aiuto di un’intelligenza artificiale chiamata Uno. Le storie sono molto innovative per lo stile Disney, con disegni e colori ispirati ai fumetti di supereroi.
Pubblicato sulla testata PKNA – Paperinik New Adventures, fondata per l'occasione, PK è a tutti gli effetti un personaggio diverso da Paperinik. La sua creazione è stata una piccola rivoluzione nel fumetto italiano, portando un linguaggio e tematiche più maturi all'interno del fumetto disneyano, e un modo completamente nuovo di impostare le tavole che ha fatto scuola, influenzando gli autori che oggi lavorano sul settimanale Topolino. Nelle sue nuove avventure, Pikappa combatte invasori alieni, intelligenze artificiali impazzite, pirati temporali e cellule terroristiche, in uno scenario fantascientifico completamente inedito per il fumetto Disney.



Nel 2008 invece nasce DoubleDuck, ultima incarnazione del personaggio, questa volta trasformato in un agente segreto, divertente omaggio a 007, una spia che lavora per la misteriosa Agenzia, in lotta contro la pericolosa Organizzazione. Gli autori si sono infatti ispirati a James Bond per costruire quest'ultima “faccia” di Paperino, unendo le ispirazioni della saga di Ian Fleming alle novità stilistiche introdotte con PK, proponendo una versione più seria e avventurosa rispetto alle storiche avventure in cui lavorava per i servizi segreti privati di Paperone, la PIA.

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